Avevo il dubbio se affidare i miei pensieri ad un blog per condividerli o metterli su un diario cartaceo per tenerli al sicuro. Ed ancora questo dubbio
non è sparito del tutto.
Ciò che mi spaventa di più è il rischio di trasformarmi in maschera,
cioè che finisca col scrivere le cose solo per dare a voi l'impressione
di leggere i pensieri un virtuoso ragazzo pieno buona volontà.
E non devo dimenticare anche i miei continui cambi di opinione su alcune cose rischierei di
dovermi rimangiare qualcosa, o peggio ancora non riconoscermi dopo
qualche giorno in quel che ho scritto.
Sono anni che ci penso.
Ma contemporaneamente sento anche delle esigenze, innanzitutto di
scrivere, su qualsiasi supporto, per salvare i miei pensieri, per
criticarli e magari superarli o migliorarli. E poi sento ancor più forte
il bisogno di farli uscire, di superare le distanze fra il mio pensiero
ed il resto della gente. Pensiero sempre rimasto chiuso, e perciò
ignorato ed incompreso, destino che non merita.
Ora voglio farlo sbocciare. Comunicare significherà contemporaneamente vivere la vita in pieno.
Ho deciso di chiamare questo blog Rivincita, rivincita del mio pensiero
per gli anni che è rimasto sommerso, per le mie piccole e grandi
sconfitte della vita e per i sogni in passato andati infranti.
Ma anche rivincita per tutte le persone che vivono nella subalternità e
nella difficoltà, frustrati ed umiliati da una società a gradoni e dai suoi
potenti quelli grandi ed importanti e piccoli e patetici.
The Passenger, ispirato dalla canzone degli Iggy Pop, per il mio viaggio
alla ricerca di me, attraverso tutti i miei modi di essere